venerdì 3 luglio 2020

Ostinato contro lo Spirito



Sono un giovane adulto, vivo a Milano e sono cattolico da diversi anni, eppure in tutto questo tempo ho cercato invano un direttore spirituale che si prendesse cura della mia salute spirituale.
Per la verità, anche la mia salute corporale non se la passa benissimo, assediata com'è da ipertensione, ipercolesterolemia, sovrappeso…
Insomma, il mio cuore e la mia anima viaggiano insieme su una brutta china e, se si mettessero d'accordo, potrebbero accelerare la mia condanna all'inferno.

Premetto che ho una fede cristiana cattolica straordinariamente luminosa, non certo per mio merito.
Non è merito mio uno spiccato quoziente intellettivo, elevatissimo nella logica (d'accordo lo era qualche anno fa, probabilmente ora sarà declinante, ma credo di cavarmela ancora abbastanza bene).
Non è nemmeno merito mio una grande sensibilità ed intelligenza empatica (o ascolto attivo).
Infine non ho meritato alcuni eventi prodigiosi che ho vissuto, i quali mi hanno reso tangibile il depositum fidei della Chiesa di Roma e sciocca e sbagliata ogni altra convinzione umana, dall'ateismo alle altre religioni.

Oltre alla fede, chi mi conosce superficialmente ha in genere un giudizio positivo sulle mie opere: nessuna fama di santità, ma sono padre di famiglia e lavoratore, senza folgori testimonio la mia fede anche fuori dall'anonimato.

Eppure nonostante tutto questo e malgrado le tante vaghe rassicurazioni che ascolto da troppi pulpiti, se fossi in punto di morte, ho il grave e fondato timore che il Giudizio non potrebbe che essere di condanna eterna, di dannazione a vivere i miei peccati per un tempo interminabile.
Dannato a non vedere mai più la Luce divina, a non sentire mai più il Calore paterno e materno, a non beneficiare mai più delle preghiere di chi mi vuole bene.

Per rispolverare la memoria, questi sono i sei peccati contro lo Spirito Santo, in tutta la loro adamantina tragedia:
  • Disperazione della salvezza
  • Presunzione di salvarsi senza merito
  • Impugnare la verità conosciuta
  • Invidia della grazia altrui
  • Ostinazione nei peccati
  • Impenitenza finale.
Caro diario, non riuscendo a confidarmi ad un confessore, affiderò a te l'onere di ascoltarmi. Non ti chiederò nemmeno il vincolo del segreto, perché non intendo snaturarti da essere un blog.
D'altronde, non credo che in questo modo appesantirò di ulteriori peccati la mia anima già morta, ma anzi è un modo, certo strampalato, di chiedere aiuto: credo davvero nella Resurrezione, dunque - chissà - persino io potrei imprevedibilmente beneficiarne.
E forse attraverso questo blog potrei anche dare aiuto ad altri nella mia condizione: sì perché così come satanasso durante gli esorcismi è obbligato controvoglia a testimoniare il vero, anch'io mi impegnerò a non piegare le mie parole ad altra volontà che quella di descrivere ciò che è, secondo la mia prospettiva.

La mia anima (oggi) è morta e così sarà anche nuda.

Ostinato contro lo Spirito

Sono un giovane adulto, vivo a Milano e sono cattolico da diversi anni, eppure in tutto questo tempo ho cercato invano un direttore spirit...